Gian Maria Mossa: il 2024 “un anno storico” per Banca Generali, nuovi record di utili e masse totali gestite

Banca Generali chiude “il miglior bilancio della nostra storia”: lo ha sottolineato l’AD Gian Maria Mossa in occasione della presentazione dei risultati di dicembre che completano un’annata contrassegnata da numeri record e traguardi storici. “In particolare l’utile netto ricorrente del 2024 è stato al livello più alto di sempre, mentre l’utile netto variabile a 92 milioni di euro è il risultato di forti commissioni variabili e accantonamenti conservativi”, ha spiegato l’AD nella conference call di presentazione. Rilevante anche la crescita dell’utile netto consolidato (431,2 milioni di euro, +32,2% rispetto al corrispettivo del 2023) nonché il “nuovo massimo storico fatto registrare dalla banca” in termini di masse totali gestite e amministrate per conto dei clienti (103,8 miliardi di euro, +11,9% a/a) che “riflette il successo nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del Piano 2022-2024 incentrati su crescita, profittabilità e remunerazione degli azionisti”.

Risultati importanti, arrivati “al termine di un percorso triennale che ha saputo superare molteplici criticità, centrando e superando tutti i target che ci eravamo prefissati”, ha ricordato anche l’AD Gian Maria Mossa spiegando che “nonostante la volatilità dei mercati e i ritardi nella tabella di marcia del progetto Svizzera siamo stati in grado di registrare una crescita a doppia cifra in tutte le principali voci, confermando ulteriormente la qualità e sostenibilità del nostro modello di business”.

Il manager, nella conference call sui risultati, si è soffermato anche sulle prospettive per il 2025, con Banca Generali che punta a realizzare una raccolta netta complessiva per oltre 6 miliardi di euro. Priorità strategica al contempo resta la crescita dimensionale, come ha evidenziato l’AD Gian Maria Mossa: “I volumi di afflussi netti del 2025 dovrebbero beneficiare di una forte attività di reclutamento, dove vediamo un interesse significativo e stiamo dialogando anche con top banker, da un contributo positivo dalla Svizzera e dall’integrazione di Intermonte, che sarà un game changer non solo perché possiamo internalizzare margini e proporre servizi di M&A, ma anche perché siamo più attraenti per consulenti che sono focalizzati sull’investment banking e per i clienti”. In generale, “quando comunichiamo degli obiettivi a inizio anno, sono numeri che siamo in grado di raggiungere in qualsiasi scenario, quindi siamo sicuri di raggiungerli”, ha precisato l’AD: “Siamo più ottimisti che mai sulla nostra performance”.

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