Davide D’Arcangelo interviene alla conferenza “Nuove pagine Laudato si’”: “Mettere i giovani alla guida della transizione ecologica”

Davide D’Arcangelo, Fondatore di Next4 e Segretario Generale di Impatta, ha preso parte come relatore alla conferenza “Nuove pagine Laudato si’ – Il contributo delle religioni e la centralità dei giovani nell’urgenza di un futuro sostenibile”. Il convegno, organizzato a margine del Festival Francescano tenutosi a Bologna il 23 settembre e patrocinato dal Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), ha messo al centro la transizione ecologica, trattandola alla luce di tematiche quali il dialogo intergenerazionale e interreligioso. Il tema del convegno è ispirato alla celebre enciclica di Papa Francesco Laudato si’, in cui il Pontefice lancia un appello per il rispetto della natura e degli equilibri ecologici del Pianeta.

Nel suo intervento, Davide D’Arcangelo ha sottolineato la necessità di rendere le nuove generazioni protagoniste della lotta al cambiamento climatico. “I giovani sono alla guida di questo percorso perché ci sono già al centro”, ha affermato. “Acqua, cibo, e gli altri problemi del futuro saranno i loro problemi”. I giovani hanno tuttavia bisogno di una guida: sebbene le nuove generazioni abbiano spesso idee geniali, difettano frequentemente delle competenze e della struttura che gli permettono di trasformarle in aziende in grado di avere un impatto positivo sulla società. “Quindi forse lì bisogna intervenire e fare in modo che quella grande spinta non si perda in un mare indistinto, ma che ci sia invece un ecosistema dell’innovazione, sempre più degli operatori come noi, che vadano a prendere quei ragazzi e – magari anche con un aiuto di cassa – li portino a diventare aziende”.

Next4, infatti, funge proprio da “acceleratore di startup”, aiutando le idee più innovative a farsi strada acquisendo struttura e competenze. In generale, secondo Davide D’Arcangelo, è necessario sperimentare nuove soluzioni, se si vuole veramente creare un circuito virtuoso di innovazione in cui i giovani giochino un ruolo da protagonisti.

Non possiamo avere gli stessi risultati se facciamo le cose sempre in maniera uguale. Allora, da questo punto di vista, credo che serva sicuramente, come dire, un cambio di passo dell’ecosistema dell’innovazione e un po’ più di coraggio per mettere quei giovani alla guida di questo percorso”.

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