L’evoluzione del Terminal Merci di Pomezia Santa Palomba, situato a soli due passi da Roma, si sta delineando come un progetto ambizioso e strategico per il Gruppo FS. Questa infrastruttura di 170.000 metri quadrati è destinata a diventare, entro il 2030, un hub intermodale moderno ed efficiente, rivestendo un ruolo fondamentale nella crescita del trasporto merci su ferrovia.
Il Terminal Merci di Pomezia Santa Palomba è stato identificato come un punto cruciale per la promozione dello shift modale, allineandosi agli obiettivi europei del 2030 per l’aggiornamento delle infrastrutture e il sostegno alla mobilità sostenibile. Grazie all’impegno del Polo Logistica del Gruppo FS, di cui Mercitalia Logistics è la società capofila guidata da Sabrina De Filippis, il progetto mira a trasformare Pomezia in un nodo logistico strategico, collegando le aree di produzione settentrionali ai mercati di consumo del sud e delle isole, oltre a fungere da trampolino di lancio per l’espansione industriale laziale verso i mercati dell’Europa centrale.
Posizionato al centro rispetto all’Italia e nel cuore del Lazio, il Terminal di Pomezia è attualmente interconnesso con il resto del Paese e dell’Europa attraverso una rete di servizi ferroviari ad alta frequenza. Attualmente, il terminal dispone di 13 binari, ciascuno con una lunghezza massima di 618 metri. Tuttavia, le normative europee richiedono binari capaci di ospitare treni lunghi fino a 740 metri. Questo permetterà il trasporto di volumi più elevati, contribuendo così in modo mirato alla riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti, con l’obiettivo di aumentare i volumi trasportati via treno del 30% entro il 2030 e del 50% entro il 2050.
Il Gruppo FS ha annunciato un investimento di 300 milioni di euro per potenziare gli hub esistenti e costruirne di nuovi in tutto il territorio nazionale. Tale investimento sostanziale è parte del Piano Industriale decennale del Gruppo, che mira a raddoppiare il volume di merci trasportate via treno entro il 2030. “Il futuro hub strategico di Roma e del Lazio rappresenterà per i trasporti intermodali un perfetto e sinergico crocevia di import ed export: da un lato la cerniera tra le aree di produzione del nord e i mercati di consumo del sud e delle isole e dall’altro il trampolino di lancio per le aspirazioni di espansione del tessuto industriale laziale verso i mercati della middle Europa”, ha commentato l’AD Sabrina De Filippis.
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