L’apprendimento attraverso il gioco: l’approccio di FME Education

L’Homo Ludens vorrà lui stesso trasformare e ricreare questo ambiente e questo mondo secondo i suoi bisogni. L’esplorazione e la creazione dell’ambiente verranno allora a coincidere perché l’Homo Ludens, creando il suo territorio da esplorare, si occuperà di esplorare la propria creazione”. Scriveva così lo storico Johan Huizinga nel suo libro “Homo Ludens”, Saggio sulla funzione sociale del gioco, pubblicato nel 1938, mettendo così al centro il tema della creazione di una nuova società attraverso la sua rinnovata esplorazione. Un fine, a maggior ragione, che è anche quello di creare una nuova consapevolezza nell’essere umano per permettergli, con delle nuove coordinate, di costruire anche una società più giusta e cosciente di sé.

Con questa premessa vogliamo parlare di una metodologia, soprattutto pedagogica, che FME Education, Editore specializzato nella progettazione e realizzazione di contenuti digitali innovativi dedicati all’apprendimento dei ragazzi e dell’insegnamento dei docenti porta avanti con fermezza.

Ma perché mettere al centro dello studio e dell’apprendimento l’aspetto ludico? Perché l’intersezione armonica tra il gioco e lo studio permette, in primis, di coinvolgere maggiormente gli studenti nelle attività didattiche e in secondo luogo, parallelamente, perché dà la possibilità all’insegnante di sperimentare nuovi sistemi e visioni per veicolare in maniera più dinamica e differente il sapere nei giovani.

…a partire dagli anni ’90, è stato definito come edutainment: un termine creato da Bob Heyman, documentarista del National Geographic, che ha unito le parole ‘education’ (istruzione) ed ‘entertainment’ (intrattenimento, divertimento)”. È anche da una considerazione del genere che FME Education ha definito il proprio motto: “Imparare divertendosi!”. Eppure non è mera utopia, e neppure un esperimento antropologico: si tratta di metodi reali di ludodidattica messi in pratica dal lavoro appassionato dell’Editore milanese.

Come nel caso dei videogiochi: “Il videogioco rispetto a modalità di insegnamento tradizionali, fornisce spazi di apprendimento che riescono a gravare meno sullo studente, sia nel rapporto con la materia sia nelle modalità di interazione.”. Da questa visione particolare, quindi, l’evoluzione tecnologica e digitale si pone come un mezzo per facilitare lo studio e come “co-costruttore del sapere” e anche come coadiuvante per altri aspetti parecchio significativi all’interno delle dinamiche sociali come la creatività, la negoziazione, la flessibilità e l’interazione.

Tali aspetti, infatti, vengono strutturati e attuati nella didattica online di FME Education attraverso lezioni, contenuti e giochi interattivi. Un operato, per l’appunto, ludodidattico realizzato da un team formato da tre macro aree: una costituita da autori, redattori e insegnanti, un’altra da un’équipe di sviluppatori e sistemisti e un’altra ancora composta da docenti, formatori e pedagogisti. Un lavoro che ha come obiettivo pregevole quello di unire divertimento e studio, per stimolare ancor di più comprensione e motivazione nei confronti di chi vuole apprendere e accrescere le proprie competenze.

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