In Italia le società a partecipazione pubblica sono la testimonianza di come il profitto possa coniugarsi con gli interessi pubblici. Sono un esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato, considerata fondamentale per il rilancio del Paese e fortemente promossa sia nel nuovo Codice degli appalti che nel PNRR. È il motivo che ha spinto la Scuola nazionale dell’amministrazione, presieduta da Paola Severino, ad organizzare in collaborazione con la Fondazione Leonardo un ciclo di seminari dal titolo “Corporate governance delle società a partecipazione pubblica”.
Tenutosi nella sede SNA di Roma dall’8 al 12 maggio, il corso ha visto la partecipazione di alti dirigenti del Mef, manager e alcune società di head hunter. Lo scopo: approfondire i principali aspetti della corporate governance delle società a partecipazione pubblica e rafforzare il rapporto tra pubblico e privato. A spiegare i dettagli dell’iniziativa la Presidente della SNA, nonché Vicepresidente Luiss, Paola Severino in un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Sole 24 Ore”. Da tempo l’Istituto si fa promotore del dialogo tra Pubblica Amministrazione e attori del sistema economico, in primis attraverso i poli formativi territoriali. Se è vero che le società a partecipazione pubblica sono “il luogo storico” di questo dialogo, con il seminario l’obiettivo della SNA è “creare modelli comportamentali che avvicinino sempre più il pubblico al privato, sia in termini di dialogo – perché i due mondi migliorino la capacità di parlarsi e di comprendersi – sia in termini di massimizzazione dell’utilità derivante dallo scambio di esperienze”. Le lezioni si sono quindi concentrate sul modello di governance delle società a partecipazione pubblica, le caratteristiche e i vantaggi connessi, nonché sulla normativa vigente e il sistema di controlli.
Tra i relatori, oltre a docenti universitari, anche manager come Dario Scannapieco (Cdp), Fabrizio Palermo (Acea) e Vera Fiorani (Rfi), insieme ad alti dirigenti di Leonardo, Poste, Enel ed Eni. Testimonianze dirette, ha spiegato Paola Severino, delle varie realtà e forme di collaborazione pubblico-privato oggi esistenti. Destinatari del ciclo di seminari anche gli allievi del corso-concorso SNA, con la Scuola impegnata a formare i primi dirigenti PNRR: “Ci crediamo e ce la stiamo mettendo tutta: il PNRR è un’altra tappa, fondamentale per il Paese, che si fonda sulla sinergia tra pubblico e privato. Per questo abbiamo pensato di creare un Osservatorio volto a monitorare l’evoluzione della giurisdizione e della governance delle società a partecipazione pubblica e di rendere, se potremo, semestrale l’incontro tra SNA, Fondazione Leonardo e partecipate”. Intanto è già pronto il IX corso-concorso: “Ho tenuto fede alla promessa di rendere annuale il concorso, in modo da poter scegliere i migliori. L’altro aspetto innovativo è quello di cercare sempre di mettere a confronto gli allievi con i vertici delle istituzioni pubbliche e private. Il terzo fondamentale obiettivo – conclude Paola Severino – è quello di creare l’orgoglio di essere nella PA”.