Promozione dello sport nelle scuole per combattere la sedentarietà, creazione di presidi sportivi ed educativi in contesti territoriali difficili finalizzati a superare le barriere d’accesso e il gender gap, supporto alle persone in condizioni di fragilità sociosanitaria attraverso l’attività fisica e realizzazione di studi e ricerche sulla diffusione della pratica sportiva. Sono le quattro linee d’intervento contenute nella Convenzione firmata dall’Amministratore Delegato di Sport e Salute S.p.A. Vito Cozzoli e dal Capo del dipartimento per lo sport Flavio Siniscalchi.
L’intesa riguarda la realizzazione di un Piano di azioni volto a promuovere l’attività sportiva su tutto il territorio nazionale per un investimento da 17 milioni di euro. Risorse che andranno ad aggiungersi ai 25 milioni già stanziati lo scorso autunno da Sport e Salute per i progetti a beneficio dello sport sociale. A ricordarlo è il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi: “La firma di questa convenzione rafforza ulteriormente le azioni finalizzate al potenziamento dell’attività sportiva di base sul territorio, dove istruzione e pratica sportiva contribuiscono alle pari opportunità, al benessere e all’inclusione, consolidando la funzione sociale dello sport, come strumento di crescita sostenibile”. Dei 17 milioni previsti nella convenzione, 2 verranno dedicati all’allestimento di spazi non convenzionali per l’attività sportiva all’interno degli istituti scolastici privi di palestre: “Questo – aggiunge il Ministro – a sottolineare l’importanza proprio della scuola quale punto di partenza per lo sviluppo educativo e culturale di bambine e bambini, di ragazze e ragazzi, nell’ambito del quale lo sport deve acquisire una presenza costante, diffusa e di qualità”.
Per Vito Cozzoli il protocollo di intesa siglato con il Dipartimento per lo Sport fornirà ulteriore impulso al Piano sociale sportivo di Sport e Salute: “In 3 anni il nostro Piano ha contribuito a ridurre l’inattività nel Paese e si è rivelato un supporto concreto all’associazionismo sportivo di base, rete di protezione sociale delle nostre comunità e veicolo di promozione della pratica sportiva, dell’inclusione sociale e della salute dei cittadini – ha commentato il manager – Grazie al Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, oggi lo sport di base e sociale è centrale nelle Politiche pubbliche nazionali e locali e Sport e Salute sarà sempre di più strumento dello Stato per far crescere lo sport nella vita degli italiani”.
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