Riforma fisco, Def, focus sul lavoro e ceti medi

Questo è quanto si legge nel Rapporto annuale sulle Tax Expenditure, allegato alla Nadef, in cui si precisa che “la strategia di contrasto dei cambiamenti climatici” è una delle dimensioni di cui si terrà conto per il riordino degli sconti fiscali nell’ambito della riforma fiscale complessiva: “Il disegno di riforma fiscale verrà calibrato con l’obiettivo di semplificare e ridurre il prelievo sul lavoro e, in particolare, sui redditi medi che, finora, hanno beneficiato solo parzialmente degli interventi di riduzione delle imposte degli ultimi anni. Gli obiettivi di semplificazione favoriranno inoltre il raggiungimento di una maggior trasparenza del sistema”. Il clou dei 22 Ddl collegati alla manovra di bilancio 2020-2022 è la riforma fiscale. Tra le principali la riforma degli ammortizzatori sociali, lo Statuto delle imprese e l’attuazione dell’autonomia differenziata, di cui all’articolo 116 della Costituzione. Nella lunga lista non è entrata la delega sulla riforma delle pensioni, riforma che in ogni caso sarà nell’agenda dell’Esecutivo, considerato che il Presidente del Consiglio nei giorni scorsi ha annunciato che “quota 100” al termine dei tre anni di sperimentazione non sarà rinnovata (si veda anche “Il Sole 24 Ore” del 7 ottobre). 22 Ddl così come era accaduto per la manovra dello scorso anno (erano 12 invece nella Legge di Bilancio di due anni fa). Il Conte 2 tende dunque a individuare numerosi ambiti su cui concentrare la propria azione nei prossimi mesi. L’anno scorso i principali collegati andavano dalla riduzione del cuneo fiscale, al Green New Deal, passando per il Family Act e l’autonomia differenziata. I disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica sono dei provvedimenti ad hoc, il cui obiettivo è realizzare in concreto quanto è disposto dalla Legge di Bilancio. In base alle regole di contabilità attualmente in vigore, i testi dei provvedimenti devono essere sottoposti dal Governo all’esame delle Camere entro il 15 novembre, e possono ottenere il via libera sia prima sia dopo quello della manovra. Dal 2008 al 2017, ha calcolato Openpolis, sono state approvate 19 leggi collegate alla manovra finanziaria (dati XVI e XVII legislatura), circa 2 all’anno. Nell’ultimo periodo il numero medio di provvedimenti promulgati è decisamente cresciuto. Nella XVI legislatura (2008, 2009, 2010, 2011, 2012) la media era di circa uno all’anno, con la XVII legislatura il dato è triplicato, arrivando a tre.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

3 × uno =