Trionfo Pramac: un’eccellenza toscana sul tetto del mondo MotoGP

Un giorno da ricordare nella storia del motociclismo e dell’imprenditoria italiana: Pramac, l’azienda fondata nel 1966 da Mario Campinoti, è diventata campione del mondo della MotoGP con Jorge Martin. Questa vittoria non è solo un trionfo sportivo, ma un riconoscimento per un territorio, la Toscana, che ha dimostrato di saper eccellere anche a livello internazionale.

In un’atmosfera di festa, i circa 400 dipendenti, familiari e amici si sono riuniti presso la sede di Pramac per assistere all’ultima gara della stagione, proiettata su un maxischermo. Il sindaco di Casole, Andrea Pieragnoli, ha chiesto di festeggiare questo successo collettivamente, sottolineando come la vittoria di Martin rappresenti il risultato non solo per l’azienda, ma per tutta la comunità. “È una grande giornata di storia non solo per il nostro territorio, ma anche per un’azienda simbolo di Casole,” ha dichiarato, esprimendo così l’orgoglio di una comunità che si è sempre stretta attorno a quest’impresa.

Il trionfo di Jorge Martin ha una valenza storica, poiché rappresenta la prima volta dall’era MotoGP che un pilota di un team non ufficiale conquista il titolo mondiale, un’impresa che non si vedeva dal 2001. La vittoria di Martin è stata accolta con entusiasmo non solo a Casole d’Elsa, ma in tutta la Valdelsa e oltre, come ha confermato anche il governatore toscano, Eugenio Giani, che ha espresso il suo orgoglio per il successo del team Pramac.

La Pramac è un’azienda che ha saputo espandere i propri orizzonti, vendendo i suoi prodotti in 150 paesi e mantenendo la sua sede operativa principale a Casole, dove tutto è iniziato. “Il titolo di campione del mondo della MotoGP è il giusto premio per l’impegno e la dedizione di tutti,” ha dichiarato Paolo Campinoti, esprimendo il suo legame indissolubile con il territorio.

Guardando al futuro, Pramac si prepara a una nuova avventura: nel 2025 si allenterà dalla Ducati per legarsi a Yamaha. Nonostante questa transizione, l’azienda non dimentica le proprie radici, programmando anche un aumento della superficie dei locali, segno di un impegno continuo verso la crescita e l’innovazione.

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