Bilò, storica azienda di confezioni di Levane nel comune di Montevarchi, continua a distinguersi nel settore della moda e pelletteria, non solo per la qualità dei suoi prodotti, ma anche per il forte senso di appartenenza e armonia che si respira tra le sue dipendenti. Fondata nel 1885, Bilò raggiungerà i 140 anni di attività nel 2025, dimostrando come competenza, dedizione e lungimiranza siano scudi preziosi contro le difficoltà economiche che affliggono il settore. La titolare, Franca Binazzi, ex presidente di CNA, crede fermamente che il benessere aziendale sia strettamente legato alla qualità delle relazioni umane.
Dopo un anno di fatturato in crescita, Binazzi ha deciso di realizzare un desiderio espresso dalle venti dipendenti, tutte donne, organizzando un viaggio di gruppo a Parigi. Questo gesto va oltre il riconoscimento economico che Bilò offre regolarmente: dal 2023, l’azienda ha introdotto buoni pasto e, a giugno, ha erogato un premio di produzione. Ma questa volta, come spiega Binazzi, “era giusto fare qualcosa di diverso”. “Le mie ragazze comprendono le dinamiche aziendali e sanno come dare il meglio di sé, creando un’armonia che ci consente di vivere l’attività quotidiana con serenità”.
L’età media delle dipendenti si aggira intorno ai 40-45 anni, con una presenza di nuove leve che portano freschezza e energia. Per Binazzi, il segreto del successo di Bilò risiede in un’attenzione ai dettagli e nella cura dei rapporti interpersonali, valori che, come racconta, fanno parte della sua tradizione familiare. “Abbiamo smarrito l’abitudine di dire grazie. Alcuni colleghi imprenditori forse non comprendono quanto sia importante riconoscere e valorizzare il lavoro dei dipendenti”, ha dichiarato. Binazzi è convinta che un semplice “grazie” possa fare la differenza nel creare un ambiente positivo e coeso.
Durante il viaggio, il gruppo ha vissuto momenti di condivisione e solidarietà, testimoniati da un episodio in particolare: Tiziana, una delle dipendenti più longeve, ha subito una distorsione alla caviglia poco prima della partenza. Nonostante il dolore, le colleghe l’hanno convinta a unirsi al viaggio, dove ha trovato sostegno e allegria. “È venuta a Parigi, ha fatto fisioterapia tutti i giorni e ha consumato i gommini delle stampelle dopo le nostre lunghissime passeggiate. Era stanca ma felice come tutte noi”, ha raccontato Binazzi.
In un momento storico in cui molte aziende si concentrano solo sui numeri, Bilò rappresenta un modello di impresa che sa coniugare la cura per i bilanci con la dedizione per le persone. Un’azienda “piccola ma attenta”, come ama definirla la sua fondatrice, che guarda con ottimismo e gratitudine al futuro, cercando sempre nuovi modi per valorizzare il lavoro delle sue “ragazze”.