“Most Loved Workplace”, in italiano “l’ambiente di lavoro più amato”, è una classifica che viene pubblicata ogni anno sul magazine americano “Newsweek” e che elenca le società più apprezzate dal punto di vista di chi ci lavora. Quest’anno, tra le 100 aziende più amate dai propri dipendenti c’è anche l’italiana Amplifon, la società leader nei servizi e nelle soluzioni per la cura dell’udito guidata dal 2015 dall’AD Enrico Vita.
Con un fatturato di 2,119 miliardi di euro, la multinazionale è presente in 25 Paesi e conta circa 20mila tra dipendenti e collaboratori. Da quanto si legge sul sito di “Most Loved Workplace”, sono state otto le ragioni che hanno fatto guadagnare all’azienda il riconoscimento: la collaborazione tra le persone, la visione positiva del futuro, il rispetto per i dipendenti e il sostegno al raggiungimento dei loro obiettivi, l’allineamento dei valori tra azienda e dipendenti, i benefit e le politiche aziendali, la leadership del CEO Enrico Vita.
L’analisi su cui si basa la classifica è stata condotta dal Best Practice Institute della Florida, il quale si occupa dal 2001 di temi relativi alle risorse umane e all’employer branding. La graduatoria include brand rinomati che operano nei campi più disparati. Tra questi ci sono Dell e SAP (Information Technology), Marriott e Hilton (hospitality), Kellog’s e Kraft Heinz (food).
Oltre ad essere stata inclusa nella classifica dei “Most Loved Workplace”, la realtà guidata da Enrico Vita ha visto riconosciuto il proprio impegno nell’ambito delle risorse umane anche in altre occasioni. A inizio anno, Amplifon è stata certificata per la seconda volta di seguito “Top Employer” per l’Europa (in particolare in Italia, Germania, Francia, Portogallo e Spagna) e, per la prima volta, per gli Stati Uniti, l’Olanda e la Nuova Zelanda. La classifica è un riconoscimento ufficiale delle eccellenze aziendali nell’ambito delle politiche e strategie per lo sviluppo delle risorse umane e per il miglioramento dell’ambiente di lavoro. Per stilarla, il Top Employer Institute ha analizzato oltre 2.000 aziende in 121 Paesi.