A2A nel MIB ESG Index di Euronext: l’intervista a Carlotta Ventura

L’inclusione della Life Company A2A nell’indice MIB ESG di Euronext costituisce “una conferma degli sforzi e della direzione verso l’agire sostenibile che il Gruppo sta portando avanti da anni”: è quanto osserva Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs, in merito al recente inserimento della Life Company nell’indice MIB ESG, il primo dedicato alle società “blue-chip” italiane in tema di pratiche ESG. Intervistata da “Market Insight”, la manager ha evidenziato come il focus sostenibile sia concretizzato dal Gruppo “con il Piano Industriale 2021-2030, in cui sono stati pianificati 16 miliardi di investimenti focalizzati su due assi principali: la transizione energetica e l’economia circolare”.
Attivato in collaborazione con Vigeo Eiris (società di Moody’s ESG Solutions), l’indice MIB ESG seleziona le migliori 40 società italiane quotate, in base a fattori di integrazione tra la performance economica e i criteri ESG, in linea con il Global Compact delle Nazioni Unite. È questo un ambito in cui A2A si rivela particolarmente efficiente grazie a strategie di minimizzazione degli impatti ambientali e spinta verso la decarbonizzazione: un obiettivo di grande valore che ha ottenuto la validazione di Science Based Targets initiative (SBTi) e si pone in linea con le indicazioni dell’Accordo di Parigi.
I criteri di sostenibilità, dunque, al centro della Life Company, come rimarcato da Carlotta Ventura nell’intervista: “Se, da un lato, possiamo individuare nella «E» il nostro core business, dall’altro, lavoriamo convintamente anche sulla «S» e sulla «G» in tutti i campi, dalla gestione responsabile della catena di fornitura all’inclusione delle tematiche DE&I (Diversity, Equity & Inclusion, ndr) nelle pratiche quotidiane”. L’ingresso oggi nel MIB ESG di Euronext conferma tale perseveranza e fornisce ulteriore slancio al percorso del Gruppo: ad esempio, “benefici legati a una maggiore attrattività sui mercati della finanza sostenibile”, ha segnalato la manager, insieme ad altri di tipo reputazionale che “rafforzano il nostro posizionamento come Life Company, ma anche strategico, visto il contesto nazionale ed internazionale in cui ci troviamo. A questo va aggiunta una maggiore consapevolezza delle nostre potenzialità, anche tra i dipendenti all’interno del Gruppo”.
In tale contesto, La Life Company si pone “l’obiettivo di incrementare la nostra quota di debito sostenibile (28% nel 2020) progressivamente, fino ad arrivare a un 70% al 2030 sul debito totale”, ha spiegato Carlotta Ventura a “Market Insight”: per tale ragione, “nel maggio 2021 abbiamo strutturato un nuovo Sustainable Financing Framework in linea con i principi ICMA e LMA, combinando i due approcci: Green/Use of Proceeds e Sustainability-Linked”. Tale quadro presenta KPIs allineati ai due pilastri del Piano Strategico di A2A: “I KPIs selezionati – ossia, riduzione emissioni CO2 di Scope 1, incremento capacità installata da fonti rinnovabili e recupero materia da rifiuti – riguardano infatti target ESG che contribuiscono al raggiungimento degli SDG 7, 11, 12 e 13 delle Nazioni Unite”, ha sottolineato il Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs.
Attiva anche sul fronte della finanza sostenibile – con l’emissione di un Sustainability-Linked Bond da 500 milioni a 10 anni e un Green Bond da 500 milioni a 12 anni – la Life Company è dunque fermamente convinta che il percorso sostenibile sia l’unico in grado di apportare risultati di rilievo in ambito ambientale, sociale e di governance.
Un approccio che, per la Life Company, si rivela portatore anche di riconoscimenti su scala internazionale: “Grazie a questi aspetti”, ha evidenziato Carlotta Ventura, “ad agosto A2A ha ottenuto il riconoscimento come azienda con il miglior report di sostenibilità nella categoria «Energy & Utilities» della classifica «ESG Reporting Awards 2021» di ESG Investing Global Markets Media. Inoltre, si è aggiudicata la seconda posizione nella categoria «Best Climate-Related reporting» per la reportistica legata al tema del cambiamento climatico”.
Con l’obiettivo di accrescere l’armonizzazione dei rating ESG, ha dichiarato la manager in conclusione, è oggi importante impiegare “maggiore trasparenza nel processo di costruzione utilizzato, maggiore standardizzazione dei KPI e chiarezza nei relativi metodi di calcolo, oltre che politiche di engagement dirette con le aziende. Elemento, quest’ultimo, essenziale per portare a bordo anche le PMI”.

Per leggere l’intervista completa:
https://marketinsight.it/2021/11/10/a2a-linclusione-nel-mib-esg-conferma-del-nostro-agire-sostenibile-concretizzato-nel-piano-industriale-al-2030/?mktins=au

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