Debilitazione, mancanza di fiato e astenia sono alcuni dei sintomi patiti da chi, dopo aver sviluppato il Covid-19, pur risultando negativo ai tamponi continua a incontrare difficoltà fisiche nella vita quotidiana. Il quadro medico è definito come “long Covid”, una sindrome indagata dalla medicina e su cui ICS Maugeri S.p.A. è in prima linea sia per quanto concerne la ricerca sia nelle attività di riabilitazione. Sull’argomento si è soffermato recentemente il Dottor Michele Vitacca, Direttore del Dipartimento di Pneumologia Riabilitativa degli Istituti Maugeri, in un’intervista rilasciata a “Dentro i fatti”, rubrica di TgCom24.
La sindrome del “long Covid” si configura come un “mantenimento dei sintomi prevalenti come l’astenia cronica e la mancanza di fiato da sforzo”, spiega il Dottore, “oltre la dodicesima settimana dall’evento acuto o dal momento dell’infezione o addirittura dell’ospedalizzazione”. La condizione “può variare da persona a persona” ed è “indipendente dalla storia clinica che i pazienti hanno avuto”. La particolarità è rilevata anche dal fatto che “pazienti ricoverati in terapia intensiva non necessariamente stanno soffrendo nella fase post-dimissione tanto quanto altri pazienti che non hanno avuto il ricovero ma sono stati trattati con ossigenoterapia o a domicilio”.
Emerge dunque come la sindrome non sia direttamente proporzionale alla sintomatologia vissuta in precedenza dal paziente. Allo stesso modo, inoltre, l’età non costituisce un fattore discriminante: “Anche persone giovani possono soffrire di questo prolungamento e di questi sintomi”, spiega il Dottore, sottolineando a tal proposito l’utilità di un adeguato periodo di riabilitazione per consentire “un recupero delle attività normali e delle proprie abilità”. Adattata sulle esigenze del paziente, la riabilitazione può essere di tipo respiratorio, neuromotorio o prendere in considerazione entrambe le modalità e può essere più o meno prolungata nel tempo. Anche per questo motivo l’impegno di ICS Maugeri S.p.A. è massimo nella riabilitazione post-Covid affinché la sintomatologia possa regredire. Ma in che modo velocizzare tale percorso? “Con un buon follow-up e un buon monitoraggio presso gli ambulatori dedicati”, aggiunge il Dottor Michele Vitacca, “e soprattutto impostando un percorso riabilitativo basato su 4 pilastri: recupero respiratorio per i pazienti più gravi, nutrizionale, motorio e riabilitazione di tipo psicologico”. Tutto ciò, conclude, senza tralasciare “il recupero di tipo occupazionale, per un rientro a pieno regime nelle proprie attività lavorative”.
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