Beatrice Trussardi: il magazine “Club Milano” pubblica un approfondimento su Kjartansson e sulla sua opera “The Sky in a Room”

“Un etereo arrangiamento de Il Cielo in una Stanza di Gino Paoli, proposto da sette cantanti che si sono alternati all’organo della Chiesa di San Carlo al Lazzaretto per sei ore al giorno dal 22 settembre al 25 ottobre”: questa è la definizione che il magazine “Club Milano” ha fornito in merito all’opera “The Sky in a Room”, concepita dall’artista Ragnar Kjartansson.
Il bimestrale di lifestyle, moda e design ha messo in evidenza nel suo numero di dicembre il progetto fortemente voluto a Milano da Beatrice Trussardi, alla guida di Fondazione Nicola Trussardi dal 1999, e dal Direttore Artistico Massimiliano Gioni.
L’artista islandese Ragnar Kjartansson ha definito la sua opera “una celebrazione al potere dell’immaginazione”. “The Sky in a Room” ci ha riportati infatti ai difficili mesi di quarantena causati dalla pandemia. Invitando i cittadini di Milano in un luogo storico come la Chiesa di San Carlo al Lazzaretto, così profondamente legata all’epidemia di peste del 1576, “The Sky in a Room” diventa un’opera fortemente simbolica e concettuale, capace di far riflettere su passato e presente.
Fondazione Nicola Trussardi, guidata da Beatrice Trussardi, porta avanti l’idea di arte “nomade”, immersa nella quotidianità e fruibile da tutti i cittadini. Priva di una sede museale fissa, la Fondazione si sposa perfettamente con l’arte di Kjartansson, che rimane vicina alla popolazione e ai grandi temi della modernità, suscitando spesso stupore e creando discussione.
“The Sky in a Room” è un progetto presentato nel 2018 al National Museum Cardiff. Rappresenta a pieno quest’idea di un’arte contemporanea per tutti, non relegata all’ambito museale e alla comprensione di pochi esperti del settore.

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