Le certificazioni nel settore agroalimentare rappresentano non solo un elemento distintivo per i produttori ma anche un criterio di scelta sempre più determinante per i consumatori italiani, fenomeno riscontrabile nella filiera vitivinicola come dimostrano i dati diffusi dal Nomisma Wine Monitor che posizionano “i bollini” come secondo criterio di scelta dopo prezzi e promozioni. Tra i più apprezzati figurano il “100% italiano” (71%) e il “prodotto nel rispetto dell’ambiente” (73%), mentre il marchio Dop (denominazione di origine protetta) e Igp (indicazione geografica protetta) risultano rilevanti nella scelta d’acquisto per il 70% dei consumatori e quello “bio” per il 51%. Gli italiani risultano mediamente attenti a cosa mettono in tavola, tuttavia il processo di certificazione non è privo di rischi e può essere soggetto a truffe o frodi, rendendo le tecnologie informatiche particolarmente evolute che integrano le potenzialità dell’intelligenza artificiale alleate preziose per contrastarle. In Italia è stata sviluppata una nuova piattaforma digitale chiamata Tessa che prevede l’integrazione dell’IA nel processo di certificazione, riducendo fortemente sia i potenziali rischi di frode che i possibili errori umani nella raccolta e nel trattamento dei dati, con algoritmi che supportano il processo produttivo dalla vendemmia all’imbottigliamento e attraverso l’analisi predittiva consentono di analizzare grandi quantità di dati, ottimizzare i processi e contribuire così al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità aziendale.
La piattaforma nasce dalla collaborazione tra Valoritalia, società specializzata nella certificazione dei prodotti agroalimentari con il compito di tracciare il prodotto dal campo all’immissione sul mercato, ed Eos Solutions, gruppo partner di Microsoft operante nel settore dell’Information Technologies. L’etichetta di ogni prodotto, oltre alle possibili certificazioni, secondo le nuove normative deve contenere denominazione di vendita, elenco ingredienti, quantità netta o nominale, termine minimo di conservazione o data di scadenza, nome del produttore o confezionatore del venditore, sede dello stabilimento di produzione o confezionamento, lotto di appartenenza, modalità di conservazione, luogo di origine e provenienza. In un mercato competitivo la tempestività delle certificazioni può fare la differenza per le aziende, e Valoritalia ha un ruolo importante nel Paese certificando 219 denominazioni di origine, vale a dire poco meno del 60% della produzione nazionale dei vini di qualità, con gli operatori inseriti nel sistema di verifiche della società che nel 2023 hanno sfiorato i 93mila generando circa un milione di operazioni tracciate in maniera puntuale con un livello di dettaglio senza eguali in analoghi sistemi. In altre parole, una produzione pari a 17,7 milioni di ettolitri e oltre 2 miliardi di bottiglie immesse sul mercato per un valore superiore a 9,2 miliardi di euro, mentre Valoritalia ha gestito 1,27 miliardi di Contrassegni di Stato, svolto 8mila visite ispettive in campo e in cantina e analizzato oltre 51mila campioni di vino per un totale di 361mila determinazioni analitiche, enorme mole di dati che Tessa contribuirà a gestire.
Le potenzialità di Tessa non si esauriscono con la sola garanzia di tracciabilità del processo produttivo ma riguardano anche l’utilizzo dei dati gestiti quotidianamente dal sistema e dagli operatori di Valoritalia: attraverso specifiche applicazioni di business intelligence integrate nella piattaforma, i dati immagazzinati si prestano a molteplici utilizzi comprensivi di analisi statistiche anche molto sofisticate alla base di una moderna gestione imprenditoriale. Con questi strumenti in tempo reale i consorzi di tutela possono valutare l’andamento complessivo delle Denominazioni di Origine poste sotto la propria responsabilità, mentre le imprese possono accedere direttamente ai propri dati e confrontare per esempio le performance di medio e lungo periodo o le caratteristiche chimiche dei campioni di prodotto sottoposto all’iter di certificazione, configurando tracciabilità garantita e gestione strategica di dati come i poli di una vera rivoluzione digitale della filiera vitivinicola. Le tecnologie su cui si basa la piattaforma sono Dynamics 365 Business Central che permette la registrazione delle operazioni di vino e di contrassegni, e Customer Engagement che consente di gestire facilmente i protocolli elettronici, gli iter di certificazione e le pratiche ispettive. Per la gestione dei documenti vengono utilizzati SharePoint e Teams, mentre Power Pages facilita l’accesso ai dati del sistema da parte degli utenti esterni inclusi Consorzi di Tutela, imprese e Istituzioni che supervisionano gli Enti di certificazione. Grazie alla modalità SaaS (Software as a Service), Tessa è stata concepita per ridurre i costi hardware mantenendo sicurezza e conformità alla normativa.