Alessandro Benetton: una nuova etica dell’innovazione, l’editoriale su “Affari&Finanza”

Fare innovazione significa continuare a migliorare la società in cui viviamo. Lo ribadisce Alessandro Benetton su “Affari&Finanza”. Nell’editoriale pubblicato lo scorso 17 marzo, sottolinea l’importanza, anche “in questi primi anni così complessi e difficili del terzo millennio”, di “continuare a generare crescita e valore, salvaguardando l’ambiente che ci circonda”. È la sfida a cui il mondo produttivo e delle istituzioni dovrebbe dedicarsi “con la massima urgenza”, spiega l’imprenditore. “La responsabilità di produrre innovazione di qualunque tipo (tecnologica, di processo, di prodotto) è sempre più diffusa a tutti i livelli all’interno delle aziende. È come se si stesse formando una nuova etica dell’innovazione, finalizzata a dare vita a servizi di nuova progettazione utili per ampie fasce di popolazione, riducendo allo stesso tempo la nostra impronta ambientale”: la conferma è anche nei numerosi progetti portati avanti in questi anni con Edizione.

Esempi virtuosi e “completamente diversi tra loro”, evidenzia Alessandro Benetton: “Gli scali di Roma e di Nizza, che fanno parte del nostro Gruppo, hanno sottoscritto un impegno formale a dimezzare le proprie emissioni entro il 2030 e ad azzerarle entro il 2040, e già da alcuni anni stanno orientando in questo senso i loro investimenti e la loro capacità di fare industria. Da alcune settimane l’aeroporto di Fiumicino funziona grazie all’energia solare, attraverso una “solar farm” ad alta tecnologia realizzata con un investimento di 50 milioni di euro, mentre a Nizza è in corso di realizzazione un nuovo terminal realizzato secondo i più avanzati criteri dell’economia circolare, in termini di materiali e di risparmio energetico. Su tutt’altro fronte, parlando dei servizi, mi fa piacere citare come esempio l’esperienza di “Rosso”, la startup creata da Chiara Schettino – una delle più promettenti imprenditrici under 30 del nostro Paese e membro della Fondazione Unhate – che si propone di realizzare un’anagrafe di giovani donatori di sangue, supplendo così in modo concreto alla cronica carenza di plasma nelle strutture ospedaliere”.

Creazione di valore economico e sociale, appunto, attraverso una mentalità che punta a creare qualcosa di nuovo: “Sono convinto che chi ha responsabilità di impresa debba porsi, oggi più che mai, l’interrogativo di che cosa può fare per far germogliare innovazione positiva. Nel nostro Gruppo, Edizione, abbiamo scelto una strada. Non siamo sicuri di dove ci porterà, e di quante volte sbaglieremo direzione, ma perseguire il nuovo implica anche fare degli errori e poi ripartire. La nostra idea è stata creare un rapporto forte, basato su logiche industriali e di partnership, tra le grandi aziende del Gruppo e giovani startup innovative. La grande impresa ha solidità, struttura, competenze consolidate e capacità di investimento. Ma i suoi processi tendono a essere più lenti, è fisiologico. La startup invece è agile, creativa, giovane come i suoi ideatori, ma ha bisogno di risorse e di poter sviluppare in un ambiente adeguato i propri progetti”.

In questi anni l’unione “di queste due realtà” ha dato vita a innovazioni concrete, prosegue Alessandro Benetton: “Dentro Avolta e Aeroporti di Roma abbiamo costituito degli Innovation Hub, veri e proprio incubatori dove giovani imprenditori non solo possono ricevere finanziamenti, ma soprattutto hanno l’opportunità di creare i propri prodotti e servizi testandoli direttamente sul campo. È in questo modo che sono nate innovazioni come la “wheelchair” tecnologica, in grado di portare autonomamente un passeggero con problemi di mobilità al gate dove prendere il proprio volo, oppure ancora la piattaforma di riciclo automatico dei rifiuti che troverete presto in giro per gli Autogrill. Sono il frutto di quella sperimentazione del fare, che cerchiamo di perseguire con grande caparbietà, che ci consente di andare oltre noi stessi e di innovare, passo dopo passo, il nostro modo di fare business, restituendo valore al contesto in cui operiamo”. Ed è sempre in quest’ottica che di recente Edizione è entrata a far parte di 2100 Ventures, un venture capital europeo che finanzia e promuove startup innovative: “Grande azienda, startup innovativa, nuova etica dell’innovazione. Questi tre ingredienti, ben amalgamati tra loro, produrranno qualcosa che, finora, non è mai esistito”.

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