Federico Motta Editore ricorda Umberto Eco a 90 anni dalla sua nascita

Il 19 febbraio del 2016 si spegneva a Milano uno dei più grandi intellettuali italiani dei nostri tempi. A 90 anni dalla sua nascita, Federico Motta Editore ricorda il filosofo, scrittore, semiologo ed esperto di Medioevo Umberto Eco. Dopo la laurea in Filosofia Medievale e una tesi sull’estetica in Tommaso d’Aquino, lo studioso aveva dedicato gran parte della sua carriera a smentire tutti quei cliché che da sempre accompagnano i racconti di quello che è conosciuto come il “periodo buio” della storia.
Grazie alla sua collaborazione con la Casa Editrice milanese, Umberto Eco è riuscito a lasciare la testimonianza del proprio punto di vista all’interno di una delle grandi collane firmate Federico Motta Editore, nell’opera in cinque volumi Historia. Il Medioevo. Nell’introduzione, l’intellettuale sottolinea che quando si parla di Medioevo si fa riferimento a un’epoca davvero lunga, durata per ben 1016 anni, nel corso della quale ci sono state importanti scoperte e invenzioni che hanno portato a profondi cambiamenti nelle scienze, nella cultura e nel modo stesso di ragionare di uomini e donne. All’Alto Medioevo risalgono, ad esempio, le lingue parlate ancora oggi e le numerose cattedrali, capolavori di arte e architettura, che arricchiscono le città moderne. A partire dal X secolo, entrando nel Basso Medioevo, l’agricoltura e la navigazione subiscono un’intensa rivoluzione, alimentata dal perfezionamento dell’aratro e dall’introduzione dei ferri per cavalli nel primo caso, dall’affinamento dell’astrolabio e dall’invenzione del timone cernierato posteriore nel secondo. Persino gli occhiali da vista, strumento tutt’oggi fondamentale, sono stati inventati in quel periodo. Nel Medioevo di Federico Motta Editore viene ricordato un mondo che, come ha più volte chiarito Umberto Eco, è tutt’altro che oscuro. Il mito che vede l’uomo medievale come una persona con una visione cupa della vita sarebbe contrastato dal concetto di bellezza e dall’importanza data alla luce che emergono all’interno delle cattedrali gotiche. Anziché ricco di intellettuali ignoranti che rifiutavano le conquiste dell’Antichità e affermavano che la Terra fosse piatta, il Medioevo ha visto fiorire i commerci delle Repubbliche Marinare, ha guardato grandi esploratori come Marco Polo compiere importanti viaggi, ha assistito ai pellegrinaggi per Gerusalemme e Santiago de Compostela e alle esplorazioni dei Vichinghi. Piuttosto, dovrebbe essere ricordata come un’epoca di grandi viaggi, letteralmente ma anche metaforicamente.

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