Il passaggio generazionale per le grandi realtà del mondo della finanza apre a una doppia sfida: oltre a rappresentare un aspetto cruciale nel riuscire a garantire servizi efficaci ai clienti per quanto riguarda la gestione e la protezione dei patrimoni, è fondamentale assicurare continuità alla professione di consulente e private banker. Ne ha parlato anche il CEO Gian Maria Mossa in più occasioni, soffermandosi sulla direzione in cui si sta muovendo Banca Generali per disegnare, attraverso l’impegno delle nuove generazioni, il futuro del settore. Da un lato, una vision in grado di integrare “la gestione finanziaria con elementi di educazione e consapevolezza” può fare la differenza: “Si lavora con un orizzonte temporale più breve con i giovani investitori, ma credo che la chiave per avvicinare le nuove generazioni al risparmio sia quella di insegnare i valori di disciplina e costanza. Mettere da parte poco sempre è la formula chiave, perché porta ad avere risultati importanti nel tempo”, ha spiegato il CEO Gian Maria Mossa. Parallelamente, anche Banca Generali è fortemente impegnata nell’investire sui giovani professionisti della consulenza, nella consapevolezza che puntare su di loro significa garantire il futuro della relazione con il cliente e la qualità del servizio. Non sorprende quindi che i programmi di inserimento e formazione destinati ai talenti in ingresso, basati su mentorship, sviluppo delle soft skills e costruzione di fiducia, si siano intensificati in questi mesi. “Guardare avanti e andare avanti è più facile quando nella squadra ci sono persone giovani”, ha ricordato anche recentemente Mossa: in quest’ottica, per Banca Generali è essenziale “attrarre, ascoltare e valorizzare le nuove generazioni e metterle in condizione di avere successo”. Lo dicono anche i numeri: nel primo semestre 2025, sono state erogate 88.388 ore di formazione, pari a una media di 37 ore per consulente e oltre 180 giornate complessive, con particolare attenzione anche ai temi della sostenibilità. Un processo di crescita continua che, come ha evidenziato Gian Maria Mossa, si inserisce in un percorso più ampio, orientato ad accrescerne ulteriormente la forza dal punto di vista della solidità e dell’innovazione: “La nostra realtà è riconosciuta come una delle principali private bank italiane e vogliamo continuare a crescere, con il dinamismo di una startup unito alla forza e alla stabilità di un Gruppo da 100 miliardi di euro di masse in gestione”. Una visione premiata anche recentemente dalle testate del Gruppo FT, che quest’anno hanno assegnato nuovamente a Banca Generali il titolo di “Best Private Bank in Italy”.