Ha avuto luogo a Villa Ponti la tappa varesina del tour FESR PR, importante evento organizzato per fare informazione sul Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale e i suoi potenziali utilizzi nella Provincia: il convegno ha visto la partecipazione di diverse figure illustri, tra cui l’avvocato Andrea Mascetti, Presidente di Finlombarda.
Scopo della conferenza è stato quello di informare stakeholders e imprenditori sui bandi, le policies e le modalità di partecipazione. Per il nuovo ciclo 2021-2027, la Provincia di Varese potrebbe accedere a 150-160 milioni di euro, ossia il doppio dei fondi che ha ricevuto nel ciclo precedente. Il Presidente di Finlombarda ha sostenuto, a riguardo, che per una efficace ricezione del FESR 2021-2027 sia necessario promuovere un approccio integrato, con continuo dialogo tra tutti gli attori: “La provincia di Varese ha la possibilità di ottenere il doppio delle risorse del precedente Fondo, e mi auguro che tutti gli operatori, pubblici, privati, enti e associazioni avviino una riflessione per sviluppare idee importanti. Finlombarda è determinata a sostenere lo sviluppo, aiutando con strumenti anche propri. Ma ci vuole volontà”.
Nel suo intervento, Andrea Mascetti ha rilevato diverse criticità nel modo in cui la Provincia di Varese gestisce i progetti culturali. In particolare, il Presidente di Finlombarda ha lamentato i risultati mediocri delle raccolte fondi, in contrasto con la Provincia di Brescia in cui queste pratiche vengono attuate con successo. Secondo l’avvocato, è necessario che il Varesotto, area dalla consolidata vocazione imprenditoriale, impari a “ragionare in termini di sinergia, dimostrando compattezza verso investimenti di sviluppo”, specialmente nella prospettiva di sfide importanti come la gestione dei fondi FESR. Andrea Mascetti ha poi lanciato un appello per le aree dell’alto Varesotto, che stanno subendo un significativo calo di abitanti: “Non dimentichiamo la desertificazione del nord della provincia che ha necessità di essere rilanciata.” Territori come Luino, infatti, sono caratterizzati da straordinarie bellezze naturali e forti potenzialità, che necessitano di specifiche soluzioni: “Oggi esistono strumenti e progetti ad hoc per questi territori a rischio abbandono, che sono un patrimonio unico”.
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