Nelle note che Italo Calvino scrisse in vista di alcune lezioni che avrebbe dovuto tenere all’Università di Harvard, e che hanno poi costituito il corpo dell’opera “Lezioni Americane. Sei proposte per il prossimo millennio”, lo scrittore sottolineava: “Ogni valore che scelgo come tema delle mie conferenze, non pretende d’escludere il valore contrario”. Per spiegare le qualità e i valori della letteratura, Calvino metteva in atto un gioco di antonimie: un concetto che viene spiegato attraverso il suo opposto.
Il metodo Calvino viene ripreso da Andrea Prencipe, Rettore dell’Università LUISS Guido Carli, per approfondire un concetto molto attuale, ovvero quello dell’innovazione. L’idea è al centro di una lezione tenuta dal Rettore ed è anche alla base del libro, scritto a quattro mani con Massimo Sideri, intitolato “L’innovatore rampante”. “Il metodo Calvino – racconta il Rettore – è un metodo che tiene presente, o meglio approfondisce, un concetto attraverso il suo esatto opposto, quindi leggerezza e pesantezza, visibilità e invisibilità”.
Nell’opera, Andrea Prencipe e Massimo Sideri utilizzano il metodo Calvino per interpretare il fenomeno innovativo. Le argomentazioni portate avanti dallo scrittore di origini cubane nelle sue lezioni costituiscono dunque una chiave di lettura per l’innovazione, intesa come “un cambiamento di natura tecnologica, organizzativa, metodologica, che genera valore economico, finanziario, e sociale”. Innovare – secondo gli autori – “è soprattutto un atteggiamento mentale”, lo stesso che si ritrova nelle “Lezioni americane quando Calvino illustra lo scrittore che sperimenta nuove strade, metodi, stili e percorsi. Leggeri nella gravosità, rapidi nella lentezza, inesatti nell’esattezza, invisibili nella visibilità”.
“Secondo noi – conclude Andrea Prencipe – con questa tensione di opposti, si coglie appieno il tema e il concetto stesso di innovazione”.
Per maggiori informazioni:
https://www.youtube.com/watch?v=bhAmuTETMKk