C’è confusione sull’uso delle mascherine in classe, ma anche e soprattutto su quelle da usare fuori dalle scuole, e cominciano ad arrivare gli obblighi sugli assembramenti fuori dagli istituti. Ciò che si vede fuori dalle scuole sono: genitori che chiacchierano amabilmente, studenti che giocano in cortile come se niente fosse, gruppetti di persone che si trattengono anche dopo l’orario di ingresso o uscita dei ragazzi.
Una nuova ordinanza della Regione Piemonte, nella persona del Presidente Regionale Alberto Cirio, renderà obbligatorio l’uso delle mascherine, anche all’aperto nelle aree vicine alle scuole, in tutto il Piemonte. Dopo Foggia, anche a Monopoli, in Puglia, il Sindaco Angelo Annese ha imposto l’obbligo di indossare la mascherina durante l’ingresso e l’uscita degli studenti dalle scuole e sino a 150 metri di distanza dagli istituti. Annese ha dichiarato: “Dopo i primi giorni di scuola, monitorando le varie situazioni, in seguito a un confronto con i dirigenti e accogliendo le richieste di alcuni genitori, ho firmato l’ordinanza di obbligo di utilizzo in modo corretto delle mascherine nei 150 metri adiacenti agli istituti scolastici di ogni ordine e grado in concomitanza con gli orari di ingresso ed uscita degli alunni ”. Da lunedì prossimo obbligo di mascherine anche in alcune strade e piazze di Castelnovo Monti (provincia di Reggio Emilia) negli orari di ingresso e di uscita dei ragazzi dalle scuole. Lo prevede una nuova ordinanza firmata dal sindaco Enrico Bini. Al Comune sono giunte segnalazioni su assembramenti davanti a scuola e alle fermate dei mezzi pubblici. Da qui il provvedimento del Sindaco che prevede sanzioni da 400 a mille euro.
Notizia di oggi, 5 ottobre, è il nuovo DPCM del Primo Ministro Giuseppe Conte: mascherine obbligatorie anche all’aperto, locali e bar chiusi alle 23, per “ preservare la salute ”.